Quando si parla di linee di etichettatura è fondamentale capire le fasi di confezionamento. Il confezionamento si compone di tre fasi: primario, secondario e terziario. L’etichettatura nell’imballaggio primario è un’etichetta diretta a contatto con il prodotto, mantre l’imballaggio secondario è il contenitore in cui è inserito il prodotto, solitamente una scatola, ed è fondamentale applicarci sopra l’etichetta. Infine, nella fase finale c’è l’imballaggio terziario che comprendere entrambi gli imballaggi precedenti.
Etichettatura pallet in imballaggi terziari
L’imballaggio primario e quello secondario sono combinati in imballaggi terziari per creare un’unità di carico più grande, che in genere assume la forma di pallet. È essenziale garantire l’aggregazione e la tracciabilità dei prodotti per assicurarsi che la catena di approvvigionamento funzioni in modo efficiente. Per questo motivo è necessaria l’identificazione del prodotto, che può essere ottenuta con l’aiuto dell’etichettatura dell’imballaggio terziario.
Fine linea e AP182
L’etichettatura dei pallet prevede tre fasi: progettazione dell’etichetta, stampa dell’etichetta e applicazione dell’etichetta sul pallet. Le soluzioni di fine linea sono previste per la fase finale di etichettatura e sono riferite al confezionamento terziario. Abbiamo il miglior prodotto sul mercato – AP182 – per aiutarti ad etichettare i pallet. AP182 è un sistema Print & Apply che aiuterà sia nella stampa che nell’applicazione delle etichette sui pallet.
Questo sistema ha un design compatto, ha infatti solo le dimensioni di un pallet occupando uno spazio ristretto. Il un braccio applicatore movimentato da un motore elettrico è flessibile ed è in grado di applicare etichette sopra fino a tre lati adiacenti. L’applicazione può essere sia orizzontale che verticale ed è conforme agli standard logistici GS1. La macchina è conforme alla norma DIN 415 ed è certificata CE.
Il sistema è protetto da un cabinet in alluminio che lo protegge da polvere, sporco e temperature estreme. Questo cabinet rendere anche AP182 intrinsecamente sicura: infatti non ha bisogno di barriere di protezione, rendendo assolutamente sicuro il lavoro per l’operatore.
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